Di Pierandrea Fanigliulo
Nel prossimo fine settimana la Puglia si racconterà attraverso le sue dimore storiche, i cortili segreti e i luoghi normalmente chiusi al pubblico. Saranno 37 i siti protagonisti della XIV edizione delle Giornate FAI d’Autunno, un viaggio nella memoria e nella bellezza, tra architetture, tradizioni e storie di comunità. Un’edizione speciale che coincide con i quarant’anni del FAI, testimone instancabile di battaglie per la tutela e la rinascita del patrimonio italiano.
A Bari i riflettori si accendono sul maestoso Palazzo della Provincia, oggi sede della Città Metropolitana. Progettato nel 1932 dall’ingegnere Luigi Baffa insieme all’architetto Saverio Dioguardi, è uno degli esempi più rappresentativi dell’eclettismo del primo Novecento. Nella Valle d’Itria, a Locorotondo, la pietra racconta leggende nella Cappella-Grotta della Madonna della Catena, mentre a Casamassima si riscoprono le cripte della Chiesa di Santa Croce. A Conversano sarà possibile visitare il silenzioso complesso di San Benedetto, e a Mola di Bari un percorso tra le antiche mura medievali rivelerà un borgo che custodisce ancora l’anima del passato.
A Ruvo di Puglia l’itinerario condurrà tra torri e mura difensive, mentre a Molfetta aprirà le porte il Liceo Ginnasio, tra i più antichi edifici scolastici della regione. A Gravina di Puglia i visitatori potranno ammirare la collezione d’arte sacra legata a Papa Benedetto XIII, conservata nell’ex Seminario. A Giovinazzo, invece, il percorso sarà dedicato ai pittori Saverio, Giuseppe e Pasquale De Musso, autori delle decorazioni settecentesche delle chiese locali.
Lungo la via Traiana, a Monopoli, verrà aperta per la prima volta la Masseria Pittore, un tempo appartenuta a Paolo Finoglio, celebre artista attivo tra Napoli e la Puglia e autore del ciclo della Gerusalemme liberata a Conversano.
Nel Salento, la mappa del FAI intreccia fede, arte e memoria: a Lecce tornano accessibili l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, il Monastero degli Olivetani e il complesso degli Agostiniani Scalzi, dove risuoneranno suoni provenienti da tutto il mondo. A Maglie si riscoprono le antiche Officine dei Fratelli Piccinno, memoria del “Salento laborioso”, mentre a Ruggiano, frazione di Salve, il Santuario di Santa Marina racconterà la devozione contadina e la leggenda dell’“acchiatura”, il tesoro nascosto nella terra.
Tra i luoghi simbolo del territorio anche il Museo Diocesano di Otranto e, nel cuore di Collepasso, il Palazzo Baronale con la Cappella della SS. Trinità, in attesa di restauro. A Galatina, riflettori sulla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, e a Gallipoli un itinerario tra i murales urbani trasformerà la città in un museo a cielo aperto.
Nel Brindisino, protagonista sarà la Villa Damaso Bianchi nella Selva di Fasano, conosciuta come “il Minareto”: costruita nel 1912 da Don Damaso Bianchi, imprenditore e mecenate, riproduce lo stile moresco con materiali provenienti dalla Tunisia. A San Pietro Vernotico si visiterà la seicentesca Masseria Maime Tormaresca, mentre a Taranto il racconto partirà da Piazza Castello fino al Palazzo di Città. A Manduria, porte aperte nel settecentesco Palazzo Bonifacio.
Nella provincia di Barletta-Andria-Trani, itinerario tra il Mercato ipogeo di Andria e la Chiesa di Santa Margherita a Bisceglie, con i resti delle mura medievali. A Trinitapoli, spazio alla scultura con l’omaggio all’artista Antonio Di Pillo (1909-1991).
In Capitanata, ad Accadia, il percorso partirà da Piazza dell’Orologio e dal Rione Fossi per concludersi nella Cappella di Santa Maria dei Teutoni, sorta su un antico tempio pagano. A Foggia, protagonisti la Chiesa della SS. Annunziata e Palazzo Siniscalco-Ceci, oggi sede della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
Da San Paolo di Civitate si potrà raggiungere la Torre detta “la Chiesa”, antica sentinella del Fortore che domina la piana del Tavoliere e guarda fino al Gargano, in un paesaggio che racconta la storia più antica della regione.
Le Giornate FAI d’Autunno si inseriscono nella campagna nazionale “Ottobre del FAI”, rinnovando l’invito a scoprire e custodire i tesori nascosti della Puglia, un patrimonio che continua a vivere grazie alla passione di chi lo protegge.